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Nuragica – La mostra. Un viaggio nel tempo alla scoperta di una civiltà affascinante e misteriosa

Lo scorso venerdì 15 Febbraio sono stata invitata a prender parte ad un “educational tour” che ha coinvolto guide turistiche, operatori del turismo e bloggers per l’anteprima nuorese della mostra “Nuragica”. Dopo le edizioni di Olbia, Sassari e Barumini, la grande mostra evento itinerante sulla civiltà nuragica si apprestava a far tappa a Nuoro, con la prima apertura al pubblico prevista per il giorno seguente, il sabato 16 Febbraio.

Ci è stata riservata, quindi, la possibilità di visitare la mostra in anteprima, in un clima rilassato e piacevole che si è rivelato utilissimo per costruire un bel network di idee e spunti, che sicuramente avranno i loro frutti!

I miei compagni d’avventura

I partecipanti del blog tour in una foto di Daniela Madau

Una tra le cose più belle del tour sono stati i miei compagni d’avventura. Oltre alla cooperativa Sardinia Experience, che ha organizzato e curato la mostra, erano presenti la società Eager srl , ideatrice del progetto Heart of Sardinia e ideatrice del blog tour, gli amici di Gente in viaggio e Dama del Guilcier, alias Daniela Madau, con la sua fedele Lola, un adorabile ed educatissimo beagle ormai diventato una guida turistica a tutti gli effetti. Ai “vecchi amici” se ne sono aggiunti di nuovi: Olbia Experience, Viaggio in Sardegna, Pecora Nera e Sardinia Slow Experience.

La civiltà nuragica, tra ricostruzioni a grandezza naturale e storytelling

La buona riuscita della mostra sta nell’efficacia della formula innovativa pensata da Sardinia Experience che unisce intrattenimento e divulgazione storica. Questo metodo, che prende il nome di “edutainment” (“educational” e “entertainment”) costituisce il principale valore aggiunto della mostra e si pone come valida  alternativa alla fruizione passiva del museo come mero contenitore espositivo di oggetti.
Spesso siamo abituati a considerare il museo come una scatola nella quale sono disposti con criteri allestitvi differenti oggetti ed opere d’arte, pannelli e didascalie che raccontano una storia.
Ma le cose stanno cambiando! Lo storytelling sta sostituendo la semplice narrazione, diventando l’anima e il corpo della visita guidata. Ho scelto di improntare le mie escursioni su questo metodo proprio perché ritengo che la cultura possa e debba essere intrattenimento. Ho sposato pienamente il concetto di “cultura divertente” e ritengo che questa possa coinvolgere le persone su molteplici livelli dell’esperienza turistica ed educativa. Costruire la narrazione è un momento creativo e stimolante che si traduce nella buona riuscita di ogni visita guidata.

Ma torniamo a Nuragica…
Storytelling, edutainment e ricostruzioni in scala di nuraghi, tombe di giganti, capanne nuragiche e guerrieri che si uniscono sapientemente ad utensili, bronzetti ed oggetti sacri e rituali.

Ricostruzione della Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu ad Arzachena

Un allestimento dinamico e variegato che abbraccia la civiltà nuragica dal momento della sua nascita fino al suo sviluppo, tracciando un quadro completo dei rapporti commerciali, delle abitudini sociali, della vita religiosa del popolo dei nuraghi. Ogni dettaglio ci porta a cogliere similitudini tra la nostra cultura e quella del passato, palesando quella dicotomia identitaria che l’archeologo Giovanni Lilliu definiva come “costante resistenziale sarda”. Un allestimento curato, dunque, che permette di ripercorrere agevolmente la linea del tempo e ritrovarsi catapultati in un mondo arcaico, culla della nostra cultura e della nostra identità.

La realtà virtuale: il fiore all’occhiello della mostra

La sala dedicata alla visita virtuale
Conclude la mostra un’esperienza vituale che permette al visitatore di immergersi in un atmosfera unica e magica.
Qualche istante di smarrimento, e subito ci accorgiamo di essere in un antico villaggio, al cospetto di un enorme nuraghe, circondati da guerrieri, forgiatori d’armi e sacerdotesse che ci regalano la sensazione unica di essere tornati alle origini, di essere ancora parte di quel mondo antico che a distanza di oltre 3.000 anni continua a stupirci ed affascinarci, ricordandoci che siamo figli di quella cultura e di quella civiltà.
Per sapere di più sulla mostra ecco il link.

Buon viaggio!!

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