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La leggenda dei tre vivi e dei tre morti nel Castello di Bosa

Le mura del Castello di Serravalle a Bosa racchiudono la piccola Chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos che, a sua volta, conserva un interessante ciclo di affreschi del XIV secolo. Tra le storie narrate nelle pitture parietali, la leggenda dell'incontro dei tre vivi e dei tre morti, tema assai caro all'iconografia medievale, nonché unico esempio in Sardegna. La leggenda dei tre vivi e dei tre morti L'opera raffigura uno tra i più celebri "memento mori" del Medioevo che trae origine da una leggenda…

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Su barrallicu: un gioco di antica memoria giudaica

Un antico gioco con il quale i bambini e gli adolescenti erano soliti intrattenersi, soprattutto in occasione delle festività tradizionali, che conserva numerosi punti in comune con il "dreidel" usato nella tradizione ebraica. E' il gioco de "su barralliccu", di antica memoria giudaica. La Sardegna ha conosciuto una significativa presenza ebraica soltanto fino al 1492, quando il volere dei re cattolici Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, attuato attraverso il celebre Decreto di Granada, ha cancellato per sempre ogni testimonianza materiale del giudaismo sardo. A…

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Due papi nati in Sardegna: Ilario e Simmaco

Due papi nati in Sardegna e vissuti in un periodo cruciale per la storia della Chiesa e dell'impero romano, minacciato dalle invasioni barbariche e dalla crisi teologico-dottrinale provocata dall'espansione dell'arianesimo. Tra il 456 e il 535 d. C. la Sardegna si trovava sotto l'occupazione dei Vandali: una dominazione molto breve, durata circa 80 anni, che non lasciò segni particolari nell'economia, nella cultura e nell'arte, ma comportò alcune conseguenze religiose, dal momento in cui gli imperatori germanici avevano sposato l'arianesimo. Tra cristianesimo ed arianesimo L'arianesimo è una…

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Le fortificazioni militari della Seconda Guerra Mondiale nel Golfo di Cagliari

Cagliari possiede una lunga storia difensiva che si estende per oltre otto secoli, dal periodo dei Giudicati fino alla Seconda Guerra Mondiale. A testimoniare questo lungo periodo, nel Golfo di Cagliari rimangono oggi numerosi presidi e fortificazioni militari, tra cui castelli, torri costiere, fortini, bunker, postazioni telemetriche, stazioni radio e piazzole di tiro. Queste architetture militari, spesso fatiscenti e vandalizzate, racontano un pezzo importante della storia della città, contribuendo a disegnare la geografia del paesaggio costiero. La suggestiva sagoma del Forte di Sant'Ignazio Tra questi…

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Il Parco Aymerich: un gioiello nel cuore della Sardegna, fra storia, arte e natura

Un luogo incantato e di grande fascino, immerso in un bosco di lecci, querce, carrubi, olivastri e ricco di ruscelli e cascate: il Parco Aymerich si trova a Laconi, come un prezioso gioiello incastonato nel cuore della Sardegna. A volerne fortemente la realizzazione fu la nobile famiglia Aymerich, marchesi dell'omonimo paesino del Sarcidano dal XVII secolo e feudatari tra i più potenti dell'isola fin dal XIV secolo. La famiglia Aymerich Gli Aymerich sono una tra le più antiche casate della Sardegna. Originari della Catalogna, si…

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La tomba dei giganti di Is concias a Quartucciu: una preziosa testimonianza della civiltà nuragica

Una tra le più belle e ben conservate “tombe di giganti” dell’intera Sardegna, circondata da una fitta vegetazione che si erge maestosa tra i boschi e le alture occidentali dei Monti dei Sette Fratelli, in territorio di Quartucciu.  Nell’area di Cagliari la presenza di strutture preistoriche è di gran lunga inferiore rispetto ad altre zone della Sardegna, forse a causa della più rapida ed intensa urbanizzazione del territorio. Tuttavia, tra i luoghi più impervii, spesso occultate dalla fitta vegetazione o protette dallo scudo dei monti,…

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La cena delle anime: un’antica usanza per commemorare i defunti

In Sardegna il culto dei defunti si lega alla più importante festività  autunnale - la festa delle anime - che prende connotazioni e denominazioni diverse in varie parti dell'isola, pur mantenendo numerosi tratti in comune. "Sa die de sos mortos", il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, si festeggiava tra la notte del 31 Ottobre e il 1 Novembre, e prevedeva un insieme di usanze, credenze popolari e tradizioni che in buona parte si sono mantenute vive e inalterate ancora oggi. "Is animeddas", "Is panixeddas",…

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